mercoledì 28 maggio 2014

Elinor Goldschmied

La psicopedagogista Elinor Goldscmied è stata la prima a ideare e sperimentare le tecniche del cestino dei tesori e successivamente del gioco euristico. Esperienze fondamentali nella vita di un bambino, in quanto permettono di esplorare autonomamente tutti i cinque sensi attraverso la varietà del materiale.
Secondo Elinor il bambino è competente fin da subito e deve perciò essere autonomo all'interno del gioco. Ha però bisogno di una figura stabile di riferimento, che sia in grado di guidare e dare sostegno al suo percorso. Questo aumenterà nel bambino la sicurezza e l'autostima e la voglia di conoscere. E' inoltre di fondamentale importanza la qualità dell'ambiente del nido e della formazione delle educatrici per creare un contesto di crescita adeguato.

cestino dei tesori

gioco euristico











Per chi lavora o vuole lavorare al nido è consigliata vivamente la lettura dei suoi libri:
  • "Persone da zero a tre anni. Crescere e lavorare nell'ambiente del nido"(Elinor Goldscmied, Sonia Jackson, edizioni junior);
  • "Persone chiave al nido. Costruire rapporti di qualità" (Elfer Peter, Elinor Goldscmied, Sellech Dorothy, edizioni junior).

venerdì 23 maggio 2014

Creatività

La creatività è la capacità innata, di qualunque essere umano, di creare qualcosa di nuovo a partire da elementi dell'esperienza. Gli elementi dell'esperienza derivano dalle molteplici occasioni d'incontro di conoscenza e scoperta con la realtà. All'interno del nostro cervello, che è caratterizzato da plasticità e quindi altamente modificabile, il meccanismo dell'immaginazione rielabora i dati conosciuti in nuove combinazioni. Tutto questo lo fa attraverso i filtri delle emozioni, dei desideri e dei bisogni. Questo ci rende felici, perchè si sono concretizzate le nostre fantasie. Ogni creazione perciò è del tutto personale. Anche il bambino possiede questa facoltà, soltanto che non ha invece così tante esperienze quanto un adulto. E' necessario, quindi, aumentare e variare il più possibile la gamma di proposte.

Pensiero divergente

Guilford sostiene la tesi che la creatività è legata al pensiero divergente. Pensiero che si attiva quando il soggetto trova strade alternative a quelle conosciute. E' formato da tre elementi:
fluidità: capacità di esperire, in modo veloce, tante idee in base a uno stimolo che viene proposto;
flessibilità: cambiare soluzione in base al contesto che si ha di fronte;
originalità: livello di innovazione della soluzione.
Ovviamente bisogna considerare una serie di fattori cognitivi, emotivi, ambientali che intervengono nell'elaborazione di questo pensiero.

giovedì 15 maggio 2014

Scelta spazio e materiali

Per proporre un ambiente il più possibile non strutturato e creativo si dovrebbero utilizzare materiali:

  • in risposta al bisogno di movimento
  • dell'esperienza quotidiana
  • plastici, modificabili 
  • materiali di recupero e reciclati
  • dall'utilizzo plurimo
  • diversificati e variati 
  • destrutturati
L' ambiente deve essere accogliente, non troppo piccolo ma non troppo grande, non troppo competitivo, orientato al compito, simbolico e significativo.

martedì 6 maggio 2014

Laboratorio del fare


Barca nel mare con bandiera
Il laboratorio del fare viene proposto ai grandi del nido. Crescono i bambini e cambiano i bisogni, compresi quelli di esplorazione. L'ambiente offerto assomiglia più a un laboratorio vero e proprio, dove i materiali sono riposti in scaffali ordinati e i bambini autonomamente prendono quello che gli piace di più e cominciano ad assemblarlo. Quando i bambini sono soddisfatti del proprio lavoro si può dar loro la colla. Ovviamente non è importante il risultato, ma il come è stato prodotto.

lunedì 5 maggio 2014

Pitturare il fare

In continuità al laboratorio del fare si possono proporre diverse attività con la funzione di "tener memoria" delle esperienze personali. Ad esempio si può proporre un ulteriore elemento: la pittura, che i bambini potranno usare per pitturare ciò che hanno realizzato le volte precedenti con il materiale euristico. In questo modo la produzione assumerà maggiore significato sia per il bimbo stesso sia per i genitori ed educatori.

Altrimenti è possibile far pitturare dei singoli materiali scelti dall'euristico che poi il bambino userà nel laboratorio del fare.